A partire dal 15 giugno 2023, entra finalmente in vigore il tanto atteso decreto R.E.N.T.Ri, acronimo che sta per Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti. Si tratta del DM 4 aprile 2023, n. 59, che disciplina il sistema di tracciabilità dei rifiuti e l’istituzione del registro elettronico nazionale.
Il R.E.N.T.Ri prevede un periodo transitorio per l’adesione delle aziende al registro, che va dai 18 ai 30 mesi a seconda delle dimensioni delle imprese e delle attività svolte. Durante questo periodo, i soggetti obbligati avranno la possibilità di aderire al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti. Inoltre, anche le tariffe di iscrizione variano in base alle dimensioni delle imprese, con contributi che vanno da 100€ a 15€ per il primo anno e da 60€ a 10€ per gli anni successivi.
Una delle novità introdotte dal decreto riguarda l’introduzione di nuovi modelli di formulario di identificazione del rifiuto e dei registri di carico e scarico, che entreranno in vigore a partire dal 15 dicembre 2024.
Sono tenuti ad iscriversi al R.E.N.T.Ri tutti gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, comprese le operazioni di recupero, smaltimento e preparazione prima del recupero o dello smaltimento. Inoltre, devono iscriversi anche i produttori di rifiuti pericolosi, ad eccezione di quelli specificati nel comma 3 dell’articolo 9. Al R.E.N.T.Ri devono aderire anche gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, nonché i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti. Infine, devono iscriversi al R.E.N.T.Ri i soggetti obbligati alla presentazione del Mud (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) per i rifiuti non pericolosi, come previsto dall’articolo 189, comma 3, del dlgs 152/2006.
Per quanto riguarda le tempistiche di iscrizione, a partire dal 15 giugno 2023, l’iscrizione al R.E.N.T.Ri seguirà le seguenti modalità:
- A partire dal 13 febbraio 2025, l’iscrizione sarà obbligatoria per gli enti o le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di cinquanta dipendenti, nonché per tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali, inclusi i soggetti di cui all’articolo 18.
- A partire dal 14 agosto 2025, l’iscrizione sarà obbligatoria per gli enti o le imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di dieci dipendenti.
- A partire dal 13 febbraio 2026, l’iscrizione sarà obbligatoria per tutti gli altri produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, come previsto dall’articolo 12, comma 1.
Le modalità operative del R.E.N.T.Ri, l’accesso alla piattaforma telematica per la trasmissione dei dati e tutte le istruzioni per il suo funzionamento e la compilazione dei modelli saranno definite dalla Direzione generale competente del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sentito l’Albo Nazionale Gestori, con uno o più decreti direttoriali da emanarsi entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore, ossia entro il 15 dicembre 2023.
Da sottolineare che il DM abroga il decreto del Ministro dell’Ambiente 1° aprile 1998, n. 145 sul formulario e il decreto del Ministro dell’Ambiente 1° aprile 1998, n. 148 sul registro di carico e scarico.
L’entrata in vigore del R.E.N.T.Ri rappresenta un passo significativo verso una maggiore tracciabilità e gestione dei rifiuti. La creazione di un registro elettronico nazionale consentirà di monitorare e controllare in maniera più efficiente il ciclo di vita dei rifiuti, favorendo una corretta gestione ambientale. Per ulteriori informazioni e assistenza nella corretta implementazione dei nuovi adempimenti previsti dal decreto R.E.N.T.Ri, è possibile contattarmi.
