La movimentazione di merci pericolose, quali per esempio materiali e sostanze esplosive, gas, elementi infiammabili, corrosivi è soggetta a norme e regolamenti molto dettagliati, formulati in base al tipo di materiale trasportato e ai veicoli utilizzati.
Viene regolamentata tutta la fase di spostamento della merce: movimentazione, stoccaggio, trasporto, carico e scarico fino alle procedure da attuare in caso di situazioni di emergenza.
La normativa relativa al trasporto di merci pericolose su strada è l’Accordo Europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose , firmato a Ginevra tra Paesi dell’ONU il 30 settembre 1957, si occupa di regolamentare le norme di sicurezza attinenti ai trasporti internazionali di merci su strada, garantendo un livello qualitativo e sicuro. L’acronimo ADR è composto dalle parole “Accord Dangerous Routes”. I Paesi che hanno sottoscritto l’accordo attualmente sono 49.
L’Accordo viene aggiornato ogni due anni, tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle disposizioni giuridiche. Ad oggi, tutti gli Stati dell’UE hanno ratificato l’Accordo ADR, recepito da una direttiva UE.
L’accordo è composto da 17 articoli, un protocollo d’intesa e due allegati riguardanti le merci pericolose e le disposizioni sui mezzi di trasporto, sugli equipaggiamenti e sulla loro idoneità.
Insieme all’Accordo ADR, relativo al trasporto di merci su strada, vi sono l’Accordo RID, relativo al trasporto su ferrovia, l’ADN, per il trasporto per vie navigabili interne, il Codice IMDG per il trasporto via marittima e IATA/ICAO, per il trasporto aereo.
Ogni soggetto coinvolto nel trasferimento di merci pericolose ha suoi precisi doveri, a partire dallo speditore: egli deve provvedere alla classificazione delle merci, alla scelta degli imballaggi, dei contenitori, o delle cisterne, appropriati in relazione alle caratteristiche di pericolosità delle merci, a fornire al trasportatore tutti i documenti necessari per poter effettuare il trasporto a regola d’arte e in sicurezza, per mezzo di qualsiasi tipo di trasporto: ferrovia, nave, aereo, camion.
Tutte le figure relative all’attività di trasporto, dallo speditore all’imballatore, a chi si occupa di movimentazione e/o di spedizione di rifiuti o merci pericolose ai sensi dell’ADR, del RID, dell’ADN, IMDG o ICAO la legislazione vigente, devono obbligatoriamente avere nominato uno o più consulenti per la sicurezza al trasporto di merci pericolose.
Nello specifico, il consulente si occupa di verificare l’osservanza delle disposizioni di legge, consigliare l’azienda nelle operazioni fisiche di trasporto, redigere relazioni annuali, verificare che il personale impiegato abbia una adeguata formazione, verificare l’adesione a specifiche procedure anche da parte di eventuali fornitori o altri operatori, verificare piani di emergenza e analizzare gli incidenti così da poterli prevenire, occuparsi della documentazione necessaria.
Questa figura da me rivestita è un supporto fondamentale nell’ambito della movimentazione delle merci pericolose, anche per aziende che si avvalgono di eventuali esenzioni, poiché risulta un valido aiuto nella gestione e nell’organizzazione delle spedizioni: è facile tralasciare alcuni passaggi fondamentali che spesso vengono ricercati dalle autorità in fase di controllo e vigilanza. Le merci vengono seguite costantemente e attentamente in ogni loro fase e in ogni viaggio, su qualsiasi mezzo di trasporto e via di comunicazione.
Le disposizioni riguardano la classificazione delle sostanze pericolose trasportate su strada, la determinazione e classificazione delle singole sostanze, specifiche e caratteristiche degli imballaggi, modalità costruttive dei veicoli e delle cisterne, requisiti per i mezzi di trasporto e i documenti di viaggio, abilitazione e formazione dei conducenti, eventuali esenzioni previste, per esempio se le quantità trasportate sono esigue.
I materiali sono divisi in 13 classi di pericolo:
Ogni materia pericolosa oltre che essere inquadrata in una classe deve anche essere individuata singolarmente mediante i numeri ONU, composti da 4 cifre che individuano in maniera esatta la sostanza. Infine, le merci vengono denominate tenendo conto delle caratteristiche chimiche e dei rischi a esse associate.
Nel caso di miscele, queste devono essere classificate in funzione del loro grado di pericolosità, specificando le caratteristiche fisiche e chimiche; la classificazione può avvenire scegliendo la classe preponderante in ordine di precedenza.
Il cuore delle norme ADR è la Tabella delle merci pericolose la cui consultazione permette di costruire il quadro normativo di ogni sostanza: in essa sono riportate in codice, per ogni sostanza pericolosa, le istruzioni per il suo trasporto su strada (classificazione, etichette, tipo di imballaggio, numero di pericolo, ecc.).
La regolamentazione relativa al trasporto su ferrovia è molto simile a quella su strada ed è definita RID (Règlement concernant le trasport International ferroviaire des merchandises Dangereuses).
La versione del 2017 è stata aggiornata nel 2019 in Italia attraverso una fase di transizione; si applica a 44 Paesi in Europa, Asia, Nord Africa, Europa.
Questa normativa, si occupa delle disposizioni generali, la classificazione delle merci, le disposizioni relative ad imballaggi e cisterne, procedure di spedizione, prescrizioni sulla costruzione e prove di imballaggi e contenitori, disposizioni sulle condizioni di trasporto, carico e scarico e movimentazione delle merci.
Il Codice IMDG (International Maritime Dangerous Goods Code) dell’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) è invece il riferimento normativo per il trasporto marittimo delle merci pericolose. Enti preposti ai controlli sono in sede internazionale l’IACS e in sede italiana il Registro Italiano Navale.
Il trasporto di merci pericolose e inquinanti marini in navi è disciplinato rispettivamente dalla Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) e la Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (Convenzione MARPOL).
Parti rilevanti sia di SOLAS che di MARPOL sono state incluse nel Codice IMDG, rendendo questo codice lo strumento giuridico per il trasporto marittimo di merci pericolose e inquinanti marini.
il mondo della sicurezza e del trasporto delle merci pericolose e dei rifiuti è molto vasto e ricco di sfaccettature
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