La gestione dei rifiuti si evolve ulteriormente con la pubblicazione di tre importanti Decreti direttoriali previsti dall’art. 21 del DM 59/2023. Si tratta dei decreti n. 253, 254 e 255, emanati il 12 dicembre 2024, che introducono novità rilevanti per il sistema RENTRI (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti).
Questi decreti rappresentano un passo avanti nella digitalizzazione della gestione dei rifiuti, regolando l’uso dei sistemi di geolocalizzazione, i manuali operativi per l’iscrizione e l’uso del RENTRI e le procedure per accedere ai dati per enti e amministrazioni.
Decreto direttoriale n. 253: criteri per i sistemi di geolocalizzazione
Il decreto n. 253 del 12 dicembre 2024 stabilisce i criteri tecnici e funzionali per l’individuazione e l’uso dei sistemi di geolocalizzazione, come previsto dall’art. 16 del DM 59/2023.
Obiettivi del decreto
L’obiettivo principale è assicurare un tracciamento preciso e trasparente dei trasporti di rifiuti. I sistemi di geolocalizzazione devono:
- Rilevare i percorsi effettuati dai veicoli durante il trasporto, dal punto di partenza fino alla destinazione finale.
- Registrare la data del trasporto e associarla alle informazioni relative al carico trasportato.
Operatività
Il decreto stabilisce anche la data a partire dalla quale i dati raccolti dai sistemi di geolocalizzazione devono essere resi disponibili agli organi competenti e alle aziende interessate. Questo rappresenta un ulteriore passo verso la piena operatività del RENTRI, garantendo maggiore controllo e trasparenza lungo tutta la filiera dei rifiuti.
Decreto direttoriale n. 254: manuali operativi per l’uso del RENTRI
Il secondo decreto, n. 254 del 12 dicembre 2024, introduce una serie di manuali pratici per l’iscrizione, l’accesso e l’utilizzo del RENTRI, oltre che per la gestione della documentazione relativa ai rifiuti.
Manuali approvati
Il decreto approva cinque manuali chiave:
- Manuale per la tenuta del registro di carico e scarico: guida le aziende nella corretta registrazione dei dati relativi ai rifiuti in ingresso e uscita.
- Manuale per l’emissione dei FIR cartacei: spiega come emettere il formulario identificativo dei rifiuti, con il supporto dei servizi dedicati.
- Manuale per l’iscrizione al RENTRI da parte degli operatori: fornisce istruzioni dettagliate per le aziende che devono registrarsi al sistema.
- Manuale per l’iscrizione al RENTRI da parte dei soggetti delegati: descrive la procedura per i soggetti autorizzati a rappresentare terzi nel sistema.
- Manuale per i produttori non soggetti all’obbligo di iscrizione: offre indicazioni su come accedere al RENTRI anche senza obbligo di iscrizione.
Impatto operativo
Questi documenti rappresentano uno strumento essenziale per agevolare la transizione verso l’uso completo del RENTRI. La digitalizzazione delle procedure riduce gli errori e semplifica la gestione burocratica, migliorando al contempo la conformità normativa.
Decreto direttoriale n. 255: accreditamento per enti e amministrazioni
Infine, il decreto n. 255 del 12 dicembre 2024 regola le procedure di accreditamento per gli enti, le amministrazioni e gli organi di controllo che necessitano di accedere alle informazioni contenute nel RENTRI.
Finalità
Secondo l’art. 19, comma 4, del DM 59/2023, gli enti preposti devono poter accedere ai dati del RENTRI per svolgere le proprie attività istituzionali. Il decreto stabilisce un percorso chiaro e normato per ottenere l’accreditamento necessario.
Procedura di accreditamento
La procedura prevede:
- Presentazione della richiesta di accreditamento: ogni ente deve presentare una domanda formale specificando le finalità di accesso.
- Verifica dei requisiti: il Ministero esamina la richiesta per accertare che l’ente rispetti i requisiti di legge.
- Accesso ai dati: una volta accreditato, l’ente può consultare le informazioni contenute nel RENTRI per finalità di controllo e vigilanza.
RENTRI: un passo avanti per sostenibilità e trasparenza
Il RENTRI si sta affermando come uno strumento chiave per migliorare la tracciabilità e la trasparenza nella gestione dei rifiuti in Italia. Grazie all’introduzione dei tre decreti direttoriali del 12 dicembre 2024, il sistema compie un significativo passo avanti verso la sua piena operatività, offrendo vantaggi concreti tanto alle imprese quanto alla collettività.
Cosa cambia per le imprese
Per le aziende, l’adozione del RENTRI comporta numerosi benefici. Prima di tutto, i sistemi di geolocalizzazione consentono di monitorare in tempo reale i percorsi dei rifiuti trasportati, garantendo un controllo più puntuale su ogni fase del processo. Inoltre, i manuali operativi approvati semplificano notevolmente le procedure burocratiche, rendendo più intuitiva sia l’iscrizione al registro che l’uso quotidiano delle sue funzionalità. Questo approccio digitale aiuta le imprese a restare sempre in regola con la normativa, evitando così sanzioni e rafforzando la conformità alle leggi ambientali.
Benefici per la collettività e l’ambiente
Anche l’ambiente e la società traggono vantaggi dal RENTRI. La possibilità di tracciare digitalmente i rifiuti riduce il rischio di smaltimenti illegali, un problema che per anni ha danneggiato tanto l’ecosistema quanto l’economia. Grazie a una maggiore trasparenza, le autorità competenti possono monitorare in modo più efficace i flussi di rifiuti, intervenendo rapidamente in caso di irregolarità. Infine, il sistema promuove una gestione più responsabile e sostenibile, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali sia a livello nazionale che europeo.
In definitiva, il RENTRI non è solo un registro digitale: è una vera e propria rivoluzione nella gestione dei rifiuti, pensata per garantire maggiore efficienza, rispetto delle regole e tutela dell’ambiente.
Conclusioni
I decreti direttoriali n. 253, 254 e 255 del 12 dicembre 2024 offrono alle aziende e agli enti strumenti chiari e aggiornati per gestire i rifiuti in modo trasparente, sicuro e conforme alla normativa. Con l’attuazione di questi provvedimenti, il sistema RENTRI si conferma un pilastro fondamentale per la tracciabilità dei rifiuti, promuovendo al contempo la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale.